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Visualizzazione dei post da 2020

TEORIA DI NESSEIR

È noto per aver sistematizzato una prospettiva nascente negli  anni sessanta , il  cognitivismo , mediante la sua opera:  Psicologia cognitivista  del  1967 . In questo testo, Neisser descrive le opere fin qui nate come opere di stampo cognitivista in quanto in esse vi è rintracciabile la  metafora   di uomo come elaboratore di informazioni; è una nota similitudine in campo psicologico che associa l'uomo al computer. Nel  1976 , però, fu lo stesso Neisser a criticare questa metafora, resa col tempo sempre più rigida e lontana dalla realtà vissuta quotidianamente, nel testo  Conoscenza e realtà . Quest'ultimo approccio, definito ecologico, venne profondamente influenzato dalle idee di  Gibson .

TEORIA DI LEWIN

La teoria del campo sostiene che la  percezione   di un campo di fiori d'estate varia in base all'individuo che lo osserva. Ad esempio, un passeggiatore domenicale si soffermerà ad osservare l'ambiente e a percepirne gli stimoli, osservando anche il grande spazio attorno a lui, mentre per un soldato il campo di fiori diventa un campo di battaglia, e il suo unico obiettivo è quello di fuggire e di salvarsi, quindi la percezione dello spazio si riduce, per esempio, ad un cespuglio dove potrà nascondersi. Infatti la teoria sostiene anche che la percezione dell'ambiente circostante e degli stimoli che ci fornisce, varia in base all'individuo, allo stato d'animo e alla situazione in quel determinato momento. Il campo è anche inteso quale metodo psicologico di analisi dei fenomeni sociali, visti nella loro interdipendenza. La teoria prevede l'esistenza di uno spazio psicologico dove sono presenti dei comportamenti (C) che sono funzione degli spazi di vita de

PSICOLOGIA: CARL GUSTAV JUNG

UNA VISIONE FINALISTA Le differenze tra Freud e Jung sono molte. L’ambiente religioso in cui è cresciuto Jung, che è figlio di un pastore protestante, ha esercitato un notevole influsso sulle sue teorie, che utilizzano contributi tratti dalle religioni e filosofie orientali, dalla mitologia, dall’esoterismo. Mentre Freud può essere considerato l’erede di una visione positivistica del mondo, Jung è maggiormente legato alla tradizione romantica tedesca. L’obbiettivo dell’analisi junghiana non è, come per Freud, far riemergere i contenuti rimossi per porli sotto il controllo dell’Io, bensì aiutare l’individuo nel suo percorso di realizzazione si sé, che è l’obiettivo della sua esistenza. Un aneddoto esprime chiaramente la visione finalistica della psicologia junghiana: un viandante che incontra un freudiano si sentirà chiedere “Da dove vieni?”, mentre quello che incontra un junghiano dovrà rispondere alla domanda “Dove vai?”. La concezione junghiana vede lo sviluppo individuale intersec

SOCIOLOGIA: IL POTERE E LA DISUGUAGLIANZA

- La vita sociale è in una costante tensione verso l'irrigidimento in forme stabili di comportamento e interazione, questo processo prende il nome di   istituzionalizzazione , che da vita a strutture sociali come le istituzioni e le organizzazioni sociali. All'interno di questo processo, chi deve subordinare le proprie decisioni e i propri comportamenti alle decisioni e ai comportamenti di un altro, nella gerarchia, ha una posizione inferiore a quella dell'altro. - I differenti gradi di potere ogni organizzazione sociale ha all'interno una distinzione più o meno rigida di ruoli e posizioni, ciò comporta una distribuzione differenziata del potere. Tutte le organizzazioni sono basate su una divisione dei compiti e su una precisa attribuzione di ruoli,quindi una distribuzione gerarchica del potere, per potere funzionare. - Il principio dell'obbedienza Il potere non è affatto limitato alla sfera della politica e dello stato. Max Weber definisce il potere di un certo so

ANTROPOLOGIA

L'ADATTAMENTO ALL'AMBIENTE   Nel corso degli ultimi cinquantamila anni la specie umana si è differenziata, sul piano fisico, linguistico e culturale. I gruppi umani si sono distinti tra loro per l'adattamento ai diversi ambienti del pianeta e si sono allontanati gli uni dagli altri. Diffondendosi su tutta la terra, l'umanità ha occupato aree diversissime: le zone temperate dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa; quelle fredde dell'area circumpolare; la regione calda e umida delle fasce tropicali africane, dell'Asia e del centro e sud America. È quindi logico che, in presenza di ambienti cosi differenti, gli esseri umani abbiano dovuto elaborare forme di adattamento molto diverse tra loro. Adattandosi alle varietà degli ambienti diversi, sono il risultato di un processo lungo quanto la storia di Homo sapiens. Al centro di questo processo c'è il lavoro umano: un concentrato di energia fisica e di capacità di manipolare la materia grezza, d

ANTROPOLOGIA: comunicazione orale e scritta

COMUNICAZIONE ORALE E SCRITTA   Non esiste ormai società che ignori l'esistenza della scrittura. Il nostro modo di esprimerci oralmente è guidato da  un pensiero che si fonda sull'assimilazione della scrittura.   Fino a non molto tempo fa esistevano ancora le cosiddette società a "oralità primaria". Si trattava di società che, indipendentemente dal loro grado di complessità sul piano politico, economico e amministrativo, non conoscevano alcuna forma di scrittura. La scrittura vera e propria compare in Mesopotamia, con il popolo dei sumeri, ed è conosciuta come scrittura cuneiforme, perché il segno base, una forma a cuneo, era combinato con altri simili per formare le parole. La scrittura alfabetica, nella quale a ogni segno corrisponde un suono della lingua, risale invece al XIV secolo a.C e fu inventata, sembra, dai fenici nella regione dell'attuale Libano. Le scoperte compiute da linguisti, antropologi e studioso di tradizioni orali hanno portat

PEDAGOGIA: COMENIO, L'EDUCAZIONE UNIVERSALE E LA FONDAZIONE DELLA DIDATTICA

COMENIO, L'EDUCAZIONE UNIVERSALE E LA FONDAZIONE DELLA DIDATTICA  Comenio è il maggiore esponente della  pedagogia di  fede protestante , il fondatore della pedagogia e della didattica moderna. Nato a Moravia nel 1592. La vita di Comenio si svolse durante un periodo storico drammatico, segnato dalla  guerra, dalla peste e dalle carestie . Comenio vuole restaurare la moralità mediante la diffusione del sapere e delle  virtù . Si distanzia da Lutero perché non ha una visione così pessimistica dell'uomo  ed è più vicino ad Erasmo nella fiducia nella  ragione umana . Ha una concezione diversa dall'idea di Lutero sul peccato originale:  L'uomo  era segnato dal peccato originale ma non era necessariamente un peccatore. Comenio credeva nell' innocenza dei  bambini. Voleva far conoscere a tutti i principi fondamentali del sapere ( Pampaedia ), perché tutti sono orientati alla salvezza e perché ogni persona va rispettata in quanto a immagine e somiglianza di Dio. Comenio

PSICOLOGIA: Che cos'è la psicologia sociale

  L'INTERAZIONISMO SIMBOLICO A CONFRONTO CON ALTRI MODELLI Il modello teorico dell'interazionismo, nell'analizzare il fenomeno del comportamento dell'uomo nel contesto sociale, si differenzia da altri due paradigmi, quello cognitivista e quello comportamentista. il COGNITIVISTA sottolinea l'influenza che i processi mentali, o cognitivi, come il pensiero, la memoria, l'attenzione e la concentrazione, hanno sulla condotta dell'individuo. Tale orientamento riconosce un forte valore all'autonomia del soggetto ed evidenzia la rielaborazione personale degli stimoli che l'individuo riceve dal mondo esterno il  COMPORTAMENTISTA pone l'accento sull'importanza dell'ambiente e dell'esperienza per il comportamento: le condotte individuali sono viste come prodotto dell'ambiente. Gli stimoli provenienti dall'esterno, le ricompense e le punizioni determinano le risposte individuali. Emerge dunque un'immagine passiva dell'

PSICOLOGIA: Che cos'è la psicologia sociale

DEFINIZIONE E STORIA La psicologia sociale è un ambito di ricerca che si è sviluppato dalla prima metà del Novecento, il cui oggetto di studio è l'indagine sui comportamenti degli individui nelle loro interazioni con gli altri e l'influenza dei gruppi sociali, delle istituzioni e delle culture sulla singola persona. Lo psicologo Henri Tajfel indica la psicologia sociale come la disciplina che studia "i diversi aspetti dell'interazione tra individui, tra gruppi sociali e all'interno di essi fra gli individui, e i sistemi sociali, piccoli o grandi di cui fanno parte". Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, diversi studi affrontano temi relativi alla psicologia dei fenomeni collettivi. Grabrie Tade e Gustav Le Bon si occuparono di psicologia delle folle.  LA PSICOLOGIA DELLE FOLLE Lo sviluppo della società industriale, i problemi sociali connessi all'industrializzazione, i conflitti di classe e le proteste popolari fecero sorgere dalla seco

SOCIOLOGIA: le differenze tra gli individ

LE DIFFERENZE TRA GLI INDIVIDUI Tra gli uomini vi sono delle differenze naturali che sono indipendenti dall'esistenza o meno di una società e vi sono delle disuguaglianze che hanno invece un'origine prettamente soci ale. Perché vi sia disuguaglianza o uguaglianza è necessario che vi siano almeno due individui che entrano in competizione e possono essere messi a confronto. Spesso accade però che la società dia importanza anche alle differenze naturali, attribuendo loro un significato culturale. Le disuguaglianze sono sempre di origine sociale, anche quando prendono lo spunto da differenze naturali. La discriminazione razziale, è l'esempio più evidente di come le differenze naturali possono essere rielaborate dalla società in forme di disuguaglianza sociale. Tra gli esempi storici più eclatanti è stato l'antisemitismo, con la discriminazione degli ebrei sul suolo europeo.  I l più delle volte la discriminazione razziale è informale, cioè esiste nella società

SOCIOLOGIA: Il potere informale e autorità

POTERE INFORMALE E AUTORITÀ Max Weber individua una forma di potere che descrivere come la probabilità che un certo soggetto ha di imporre la proprio volontà all'interno di una relazione sociale e di vedere attuata questa sua volontà nonostante l'opposizione di altri soggetti. La definizione di potere è che questa volta non si fa riferimento a un comando esplicito. Esiste dunque una manifestazione più generalizzata e informale del potere, consistente nelle capacità di ottenere qualcosa contro la volontà altrui, senza necessariamente ricorrere a dei comandi espliciti. Si parla quindi di un fenomeno che pervade ogni forma di interazione tra gli uomini e che va al di là dei ruoli nelle organizzazioni sociali.  Le disuguaglianze nella distribuzione del potere non sono un prodotto esclusivo della società istituzionalizzata, ma hanno una radice più profonda nella natura dei rapporti umani in generale. Il potere non è solo un fatto istituzionale e burocratico: ogni interazione tra gli

SOCIOLOGIA:il fenomeno del potere

IL FENOMENO DEL POTERE La vita sociale è contraddistinta da una costante tensione verso l'irrigidimento in forme stabili di comportamento e di interazione e come da questo irrigidimento nascano posizioni sociali che restano  costanti nel tempo e non mutano col mutare delle persone che di volta in volta le occupano. Il processo di irrigidimento  della vita sociale, è chiamato processo di istituzionalizzazione ed esso da vita a strutture sociali anch'esse rigide e cristallizzate. La  gerarchia  delle posizioni nelle organizzazioni non è basata sul valore o sul prestigio, ma sul  potere . Ogni organizzazione sociale presenta dunque al proprio interno una distinzione più o meno rigida di ruoli e posizioni. Ma una distinzione di ruoli e posizioni comporta necessariamente una distribuzione differenziata del potere all'interno dell'organizzazione sociale. La scuola, i ministeri, gli ospedali e l'esercito sono tutti basati su una divisione dei compiti e su una precisa at