Passa ai contenuti principali

ANTROPOLOGIA

L'ADATTAMENTO ALL'AMBIENTE 

Nel corso degli ultimi cinquantamila anni la specie umana si è differenziata, sul piano fisico, linguistico e culturale.
I gruppi umani si sono distinti tra loro per l'adattamento ai diversi ambienti del pianeta e si sono allontanati gli uni dagli altri.
Diffondendosi su tutta la terra, l'umanità ha occupato aree diversissime: le zone temperate dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa; quelle fredde dell'area circumpolare; la regione calda e umida delle fasce tropicali africane, dell'Asia e del centro e sud America.
È quindi logico che, in presenza di ambienti cosi differenti, gli esseri umani abbiano dovuto elaborare forme di adattamento molto diverse tra loro.
Adattandosi alle varietà degli ambienti diversi, sono il risultato di un processo lungo quanto la storia di Homo sapiens. Al centro di questo processo c'è il lavoro umano: un concentrato di energia fisica e di capacità di manipolare la materia grezza, di costanza nel saper osservare e fare esperienze, di abilità nel costruire e anche di fantasia nell'immaginare soluzioni sempre nuove di fronte a sempre nuovi problemi.
L'essere umano è un essere sociale e quindi vive in comunità: ciò gli consente di coordinare gli sforzi di un numero teoricamente incalcolabile di individui, moltiplicando quindi le sue capacità di cacciare, costruire, coltivare, coltivare, allevare, estrarre, produrre strumenti per produrre altri strumenti: L'organizzazione del lavoro è quindi alla base delle relazioni umane, e queste relazioni determinano rapporti di forza e di potere, di maggiore o minore ricchezza.

Commenti

Post popolari in questo blog

PEDAGOGIA: La Ratio studiorum

Collegi La Compagnia di Gesù inizialmente non si proponeva di operare nel campo dell'educazione. In questi primi anni i collegi gesuitici erano dei meri internati per i membri della Compagnia che seguivano le lezioni universitarie a Parigi, Padova, Colonia, Alcalà, Coimbra, Valencia, Lovanio. Avendo tuttavia constatato l'inadeguatezza delle università dell'epoca, la Compagnia decise di integrare l'insegnamento universitario con lezioni ed esercitazioni. La  Ratio Studiorum  indicava anche i compiti dei diversi responsabili d'istituto. A capo di ogni collegio c'era un rettore, dal quale dipendevano due prefetti, il prefetto agli studi, tendenzialmente incaricato di sopraintendere agli studi superiori (filosofia e teologia), ed uno specificamente addetto agli studi inferiori. Vi erano norme specifiche anche per i bidelli. Le regole per gli studenti erano distinte fra quelle per gli alunni interni appartenenti alla Compagnia e quelle per gli studenti est

PEDAGOGIA: COMENIO, L'EDUCAZIONE UNIVERSALE E LA FONDAZIONE DELLA DIDATTICA

COMENIO, L'EDUCAZIONE UNIVERSALE E LA FONDAZIONE DELLA DIDATTICA  Comenio è il maggiore esponente della  pedagogia di  fede protestante , il fondatore della pedagogia e della didattica moderna. Nato a Moravia nel 1592. La vita di Comenio si svolse durante un periodo storico drammatico, segnato dalla  guerra, dalla peste e dalle carestie . Comenio vuole restaurare la moralità mediante la diffusione del sapere e delle  virtù . Si distanzia da Lutero perché non ha una visione così pessimistica dell'uomo  ed è più vicino ad Erasmo nella fiducia nella  ragione umana . Ha una concezione diversa dall'idea di Lutero sul peccato originale:  L'uomo  era segnato dal peccato originale ma non era necessariamente un peccatore. Comenio credeva nell' innocenza dei  bambini. Voleva far conoscere a tutti i principi fondamentali del sapere ( Pampaedia ), perché tutti sono orientati alla salvezza e perché ogni persona va rispettata in quanto a immagine e somiglianza di Dio. Comenio

PSICOLOGIA: Pensiero di Sigmund Freud: cos'è l'inconscio? Freud e la creazione della personalità

                 +Pensiero di Sigmund Freud: cos'è l'inconscio? Secondo  Sigmund Freud  la  personalità dell’individuo  si crea a partire dall’equilibrio (o squilibrio) di tre “istanze” inconsce:   1.  l’ Es : è, scrive  Freud , “la parte oscura, inaccessibile della nostra personalità”, “lo chiamiamo un caos, un calderone di impulsi ribollenti”, “ignora i valori, non conosce né il bene, né il male, né la moralità”. In una frase: “l’Es obbedisce all’inesorabile principio del piacere”; 2.  il  Super- io : è l’insieme delle proibizioni presenti nell’individuo nei primi anni di vita e che continuano ad accompagnarlo negli anni a seguire; 3.  l’ Io : è la parte organizzata della personalità che deve equilibrare le pressioni, spesso contraddittorie, dell’Es, del Super-io e del mondo esterno. Sull’equilibrio che l’Io riesce a raggiungere tra le diverse istanze si gioca, secondo  Freud , il raggiungimento di una  personalità normale o nevrotica . In un individuo normale,