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PSICOLOGIA: Che cos'è la psicologia sociale

DEFINIZIONE E STORIA
La psicologia sociale è un ambito di ricerca che si è sviluppato dalla prima metà del Novecento, il cui oggetto di studio è l'indagine sui comportamenti degli individui nelle loro interazioni con gli altri e l'influenza dei gruppi sociali, delle istituzioni e delle culture sulla singola persona.

Lo psicologo Henri Tajfel indica la psicologia sociale come la disciplina che studia "i diversi aspetti dell'interazione tra individui, tra gruppi sociali e all'interno di essi fra gli individui, e i sistemi sociali, piccoli o grandi di cui fanno parte".
Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, diversi studi affrontano temi relativi alla psicologia dei fenomeni collettivi. Grabrie Tade e Gustav Le Bon si occuparono di psicologia delle folle.


 LA PSICOLOGIA DELLE FOLLE
Lo sviluppo della società industriale, i problemi sociali connessi all'industrializzazione, i conflitti di classe e le proteste popolari fecero sorgere dalla seconda meta dell'Ottocento alcuni interrogativi sulla psicologia collettiva. Tra i primi studi di psicologia collettiva troviamo quelli sulla psicologia delle folle: si tratta di opere che hanno in qualche modo aperto la strada ai lavori più scientifici di psicologia sociale che si sarebbero sviluppati successivamente.
Risultato immagini per psicologia delle folleLa psicologia delle folle è la prima opera che studia il comportamento delle folle, cercando si individuare le loro caratteristiche e le tecniche utilizzabili per guidarle e controllarle.
Per Le Bon, quando l'individuo singolo è parte di una folla mette in atto comportamenti e atteggiamenti istintivi, meno razionali rispetto a quelli che esprime quando è solo.
L'analisi dei Le Bon ci consegna una folla influenzabile e acritica. Nella folla, infatti, emergono gli elementi più istintivi, quelli che costituiscono "l'anima della razza umana".
Inoltre, avviene una sorta di contagio e l'individuo agisce come se fosse sotto l'effetto di una suggestione, esasperando le sue emozioni.
Le Bon sottolinea, quindi, che l'individuo, nella folla, si comporta in modo istintivo, facendo prevalere la sua parte irrazionale su quella razionale: spontaneità, violenza, ferocia, entusiasmi incontrollabili caratterizzano il suo comportamento.

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