COMENIO, L'EDUCAZIONE UNIVERSALE E LA FONDAZIONE DELLA DIDATTICA
Comenio è il maggiore esponente della pedagogia di fede protestante, il fondatore della pedagogia e della didattica moderna. Nato a Moravia nel 1592. La vita di Comenio si svolse durante un periodo storico drammatico, segnato dalla guerra, dalla peste e dalle carestie. Comenio vuole restaurare la moralità mediante la diffusione del sapere e delle virtù. Si distanzia da Lutero perché non ha una visione così pessimistica dell'uomo ed è più vicino ad Erasmo nella fiducia nella ragione umana. Ha una concezione diversa dall'idea di Lutero sul peccato originale: L'uomo era segnato dal peccato originale ma non era necessariamente un peccatore.
Comenio credeva nell'innocenza dei bambini.
Voleva far conoscere a tutti i principi fondamentali del sapere (Pampaedia), perché tutti sono orientati alla salvezza e perché ogni persona va rispettata in quanto a immagine e somiglianza di Dio. Comenio non faceva distinzioni né di sesso, né di nazionalità né
di ceto: Tutti andavano istruiti.
Dai 6 ai 12 anni tutti i bambini dovevano frequentare la scuola vernacola: una scuola in lingua volgare, si apprendeva a leggere e a scrivere, conteggiare, musica, catechismo, storia e geografia, scienze e i lavori manuali.
Comenio scrive il primo libro didattico illustrato. questo tipo di libro ebbe un grande successo.
L'andamento del libro era circolare: si apriva e chiudeva con Dio, la natura era rappresentata in modo organico e attento, ma sempre rimaneva a Dio creatore.
Comenio aveva già scritto un altro celebre testo, in cui aveva usato il metodo del parallelismo tra lingua latina e lingue moderne.
Esercitò un profondo influsso sull'Europa centro-settentrionale e orientale, ovvero in ambito protestante.
L'idea di ebbe grande fortuna e fu ripresa nel XVIII secolo.
L'uso e l'ordine delle immagini nei libri di scuola, persero la dimensione simbolica per assumere caratteristiche soltanto didattiche.
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